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Un po’ di storia

  |   Storia

Le spezie hanno origine con la Terra e la natura  e quindi solo con il tempo , come è accaduto per le erbe, le piante e i fiori , si sono acquisite le conoscenze dei grandi benefici che esse apportano al corpo umano ed alla succulenza dei cibi. La maggior parte delle spezie è originaria delle regioni dell’India, dell’Asia, dell’Africa ed alcune in Europa.Con le conquiste di molti paesi da parte di Inghilterra, Francia, Olanda, Spagna e Portogallo e grazie al commercio dei popoli arabi, le spezie si possono oggi trovare in quasi tutto il mondo, anche se la maggior parte di esse necessita per svilupparsi di temperature tropicali.


E’ vastissimo il numero di spezie e di qualità esistenti. Questo è dovuto ai vari tipi di microclimi, di  terreno e ai diversi metodi di coltivazione .

 

Per il possesso ed il controllo dei mercati delle spezie si sono combattute guerre e attraversati continenti, spesso con viaggi estenuanti, costruite città ed avamposti. Risale al 1550 a.C. il papiro di EBERS, persico egizio che parlava dell’utilizzo delle spezie in ambito medicamentoso e per imbalsamare le salme insieme ad erbe aromatiche. Anche in Cina l’imperatore Shen Nung e Confucio del 550 a.C. ne esaltavano le virtù di  longevità.


In epoca romana si intrapresero viaggi in India e in Oriente con navi che impiegavano circa 2 anni per importare un carico di spezie. Con la conoscenza dei monsoni si ridusse ad un anno la durata dei viaggi.
I romani furono dei grandi consumatori di spezie in profumeria, in medicina, per cucinare e per profumare gli ambienti bruciandone grandi quantitativi. Nel medioevo Carlo Magno fece realizzare in molti suoi possedimenti, coltivazioni di spezie e di erbe aromatiche, per avere merci di scambio preziose in contropartita delle spezie provenienti dall’Asia e dall’Oriente. Le spezie vennero utilizzate come preziose merci di scambio e per pagare rette affittuarie in molte città italiane come Venezia e Genova ed nelle altre Repubbliche Marinare. Le grandi conquiste ad opera degli Europei e delle Compagnie delle Indie ne potenziarono al massimo la conoscenza ed il consumo.


Si alimentarono altri mercati paralleli come  a Zanzibar, che oltre a divenire “l’isola delle spezie” assunse contemporaneamente il titolo di “isola degli schiavi”, grazie alla sua posizione strategica nell’Oceano Indiano, divenendo tappa d’obbligo per le navi sulla rotta dell’Oriente che intendevano rinnovare il loro carico di schiavi a bordo. Il mercato delle spezie ebbe un notevole calo con l’avvento di altre merci quali il caffè e il tè. Rimase il grande utilizzo solo nelle terre d’origine ed in quelle di produzione.Oggi con l’immigrazione in Europa, la Francia e l’Inghilterra per primi, le grandi città cosmopolite sono divenute centri di multi-etnicità e contaminazioni etniche-culturali. Spezie ed ingredienti particolari si trovano ormai ovunque, anche nella grande distribuzione e continuano ad affascinare chi le osserva e ne apprezza gli aromi. E’ importante cogliere oltre che il valore nutrizionale, curativo e decorativo, il valore aggiunto che apporta in termini di fragranze, profumi nella cucina mediterranea. All’interno del nostro sito troverete le varietà più significative e reperibili  importate oltre che da Zanzibar (chiodi di garofano, macis, pepe nero, cardamomo, cassia, zenzero), anche dall’India, dall’Oriente, dai Carabi e da altre isole, tutte le nostre spezie sono di  qualità controllata e certificata. 

 

L’augurio è quello di farvi instaurare con le spezie un rapporto familiare e di piacere, lasciandovi trasportare dai colori, dai profumi e dalle sensazioni.Lasciate andare i preconcetti e le paure e abbandonatevi alla creatività, abbinandole alla cucina  di tutti  giorni e trasformando i vostri piatti , in piatti colorati, digeribili e succulenti. 



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